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https://sowhatmusica.wordpress.com/2016/05/02/various-artists-va12/

Un viaggio sfaccettato e multiforme nella musica sperimentale declinata secondo coordinate cangianti è il risultato a cui giunge la raccolta pubblicata da Tavern Eightieth con l’intento di raccogliere fondi per l’Alzheimer’s Research UK . Ventidue artisti, molti emergenti e altri più affermati, divisi in due dischi dal tono complessivo differente.

“VA1” è decisamente più incline ad una componente rumoristica assente soltanto in “Regrowth” di Midori Hirano, che con le sue vaporose trame apre il disco. Questa dimensione noise viene di volta in volta affrontata con attitudine differente, passando dalle ritmiche marcate delle tracce di Makunouchi Bento e di Yaporigami al minimalismo di Richard Sanderson e TLE, dalle atmosfere ludiche dei suoni di Band Ane alle spire caotiche di Fandensk Dolketerapi e Iris Garrelfs + Poulomi Desai. In chiusura troviamo la tortuosa narrazione carica di tensione di “A world of ruby all in vain” firmata da Matthew Collings.

“VA2” vira verso un’ambience più atmosferica, fatta di modulazioni calde e ariose, come nel caso dei brani di Cinesthesia e Weith, o all’insegna di una dimensione più esotica che emerge nella sua cristallina bellezza in “Kiki and Bouba” firmata da Kate English sotto l’abituale pseudonimo Isnaj Dui e in “Untitled #3” di Sumuposauttaja. Un discorso a sé va fatto per “As long as water flows” di Glacis, che con i suoi dieci minuti di abbagliante meraviglia rappresenta l’apice di questa raccolta, che si chiude virando su atmosfere nuovamente più misteriose ed oscure rintracciabili nelle composizioni di Dino Spiluttini e Zero Ohms.

È un percorso lungo due ore, capace di catturare per il suo carattere eterogeneo e stimolante per la sua componente sperimentale.